mercoledì 7 gennaio 2015

Silenzio e rispetto

Lunedì 5 gennaio sono tornata dalla montagna. Ho lasciato Sappada e sulla via di casa ho deciso di visitare qualcosa che mi ha sempre tristemente attirato: la diga del Vajont.  





Le sensazioni sono state molte. Tristezza, incredulità, rispetto. La diga è impressionante ed io, che so nuotare ma sono letteralmente terrorizzata da laghi, fiumi e qualsiasi corso d'acqua, sono stata felice di non aver visto quell'enorme invaso, pieno. 



Interessante sarebbe stato assistere alla visita guidata che mi avrebbe permesso di camminare sulla diga ed ascoltare con precisione i dettagli della tragedia. Ma faceva troppo freddo ed Agata non avrebbe resistito a lungo. In ogni caso la bimba si è mostrata molto interessata alla vicenda ed ha voluto ascoltare la storia più volte. 
C'è uno steccato lungo il quale sono appese tante bandiere con i nomi dei bambini morti, li abbiamo letti e riletti. Agata da un pezzo è interessata/attratta dalla morte. Ha sempre la curiosità di saperne di più. 

La visita è poi proseguita nei paesi vicini, Erto e Casso, anch'essi toccati dall'onda d'acqua. 
In entrambi i luoghi sembrava di camminare in paesi fantasma. Le case sono per lo più disabitate o almeno sembrano tali, molte in vendita ed altrettante in rovina. 

Erto

Erto

Erto

Casso

Questa visita è stato il giusto epilogo della mia vacanza nelle bellissime Dolomiti venete. 


7 commenti:

  1. Mia cara Amica che luogo suggestivo che riporta alla memoria la tragedia che vi fu!
    Sei davvero molto sensibile insieme alla,tua adorata bambina, la dolce Agata così attenta, tenera, un bacjone tutto per lei!
    A te auguro un buon rientro e spero che ti sia rilassata con quei luoghi meravigliosi, panorami fiabeschi!
    Un caloroso abbraccio mia dolce Anna, grazie per avere fatto viaggiare anche noi attraverso le tue emozioni!

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    1. Hai detto bene Stella, un luogo suggestivo da visitare in silenzio quasi increduli. La sensibilità di Agata si è rivelata ancora una volta e questa esperienza di tre giorni l'ha sicuramente arricchita.
      Sono felice di averti fatto viaggiare tra le mie montagne venete!
      Un abbraccio stretto.

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  2. Ci sono stata anche io, cara Anna, più volte. Ma ogni volta, una grande tristezza mi pervade, perché so che una tragedia così grande poteva essere evitata.

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Quella povera gente più o meno ignara di quanto le stava per succedere. E le bandiere dedicate ai bimbi...quanto dolore.

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  3. Questa tragedia non può non coinvolgere... ricordo quando sono venuta a conoscenza di quello che era successo, al solo pensiero vengono ancora i brividi e una grande tristezza per tutte quelle vite spezzate. Grazie a Dio la Fede mi aiuta a vedere oltre e mi da tanta speranza per tutte quelle vittime innocenti... un abbraccio ♥

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    1. Il posto sembra essere immerso nel silenzio, quasi irreale. Ed è la condizione giusta per visitare il luogo.
      Un abbraccio a te

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