giovedì 28 gennaio 2016

Scatola Febbraio

Come anticipato su Instagram, disponibile nel mio negozio Etsy, è pronta la scatola di Febbraio.
Il secondo mese dell'anno sarà caratterizzato da tanti colori tenui.
Febbraio è sinonimo di carnevale! 
L'inverno viene colorato da una manciata di coriandoli e stelle filanti. La temperatura ancora rigida viene attraversata dall'allegria dei carri.

giovedì 14 gennaio 2016

Progetti...mensili

Ambire a qualcosa di più. 
La routine, la monotonia appiattisce qualunque cosa.
Una quotidianità è necessaria, almeno per me, ma è il modo in cui la si concepisce che fa la differenza. Ogni giorno ci sono determinate cose da fare, compiti da assolvere, orari da rispettare, tragitti da percorrere. Il bello della fantasia è renderli meno monotoni. Fare le stesse cose in maniera diversa, proiettare su una giornata, che sembra infinita, l'organizzazione di qualcosa di appassionante. 
E come sempre arrivo allo stesso concetto: avere una visione ottimistica della vita. Guardare il lato positivo.

venerdì 8 gennaio 2016

Si continua

Come ho già detto io non amo particolarmente fare resoconti. Preferisco piuttosto pianificare e tenere tutto sotto controllo nel mentre. A consuntivo, tirare le somme, ed avere il risultato finale che altro non è se non il progressivo che stavo già monitorando.
In poche parole, non voglio sorprese. Se ho pianificato una cosa, cerco di portarla a termine e quando non succede (perchè succede!!) accettare il fallimento valutando i motivi od ostacoli che si sono frapposti tra me ed il mio obiettivo. E poi riprogrammarmi.
Io credo che uno delle più belle doti che una persona possa avere sia quella di essere in grado di ripartire. Trovare stimoli e forze e rimboccarsi le mani. 

giovedì 31 dicembre 2015

Rintocchi

A grandi passi stiamo per arrivare alla fine di quest'anno.
Il 2016 è lì pronto per partire, scalpitante, impaziente.
L'ultimo minuto nella notte del 31 dicembre segnerà ancora una volta il passaggio ed il conto alla rovescia sarà inevitabile....

10...e più volte in cui abbiamo fatto i dolci per carnevale. I tortelli ed i "crostoli". Come te non li faceva e non li farà mai nessun'altro. Un intero pomeriggio ad impastare e poi a friggere. Come erano buoni! Alla Nutella per me, alla mostarda per il papà, alla crema per la Laura e per la mamma andava bene tutto!

9...almeno, le volte in cui facevi le scale al giorno (quando riuscivi ancora a camminare) per salire da noi. Una volta per portare una ciotola o un barattolo con i quali c'eravamo spartiti qualcosa. Un'altra volta per portare il sugo al tonno e capperi appena fatto (squisito). Un'altra volta ancora per venire a bere il te con noi.
"Anna, tira fuori una tovaglietta" diceva la mamma.
"Quella ricamata dalla nonna?" chiedevo io.
"Certo!" rispondevi tu, quasi offesa dal fatto che io avessi potuto anche solo pensare di mettere una tovaglia qualsiasi!

8...che in orizzontale sta per infinito. 
Infinite volte in cui ti sei presa cura di noi. Ci hai ascoltato, consigliato, aiutato. Hai sdrammatizzato scene e scenari che a noi sembravano insuperabili. Hai cucinato per noi. Hai cucito per noi. Ricamato per la tua famiglia. 
Infinite volte ci hai aspettato, accolto, fatto sentire a casa. La tua casa. Il nido perfetto. Il luogo che puoi chiamare "casa". 

7...della mattina. Sveglia! 
Quando avevamo la stufa arrivavi di prima mattina con il kerosene e ci facevi il pieno. Io ero piccola e quel rituale fa parte del mio essere. Ricordo ancora l'odore di quel liquido azzurro. La pallina rossa (che segnava il livello) che saliva e si fermava sempre allo stesso punto. E tu con lo scialle rosso/marrone sulle spalle e il fazzoletto marrone in testa. TU anima della famiglia e delle case.

6...i kg in più che avevo dopo essere stata a cena da te il sabato sera! E' stato un rituale che è durato nel tempo. Io e la Laura eravamo a cena da voi (c'era ancora il nonno) e dovevamo mangiare fino all'ultimo! Una bistecca (stragrande e gustosissima), presa in macelleria da Berto il giorno stesso, e le patate fritte nella tua speciale padella. Io patate come le tue, buone, croccanti, cotte al punto giusto, non ne ho mai mangiate. Se mai troverò qualcuno che cucini le patate fritte come te, sarà come aver trovato un tesoro. 

5...le dita delle mani. 
Mani piccole, delicate, sottili. Mani calde, avvolgenti e forti. Mani da ricamatrice. I pizzi ed i lavori con l'uncinetto che hai fatto, sono qualcosa che custodisco gelosamente. 
Seduta all'ombra della casa d'estate, o sul divano d'inverno, io ti vedo china a ricamare. 
E poi "Pici", la tua voce, il tuo modo di chiamarci, se qualcuno di noi nipoti ti era intorno. Saremo per sempre i tuoi Pici.

4...sono i passi che facevamo per arrivare al margine del campo di calcio quando Marzo davvero segnava l'inizio della Primavera. I lunghi collant di lana lasciavano spazio ai calzettoni bianchi traforati e l'aria iniziava a profumare di fiori. Proprio quelli, in particolare le violette, andavamo a raccogliere. 
Forse tu sei una violetta. Ma forse sei anche una fata. Ho sempre pensato tu fossi magica.

3...la Trinità. Tu credente esemplare. Nessuna ostentazione o imposizione. Un lento e costante flusso di preghiere. Grazie per aver pregato per me, per la mamma, per la Laura, per il papà ed anche per Agata.
La tua vita potrebbe essere portata ad esempio per chi vuol veramente vivere da cristiano.
Ed i ricordi spaziano. A te a Messa la domenica mattina che poi torni per fare il bordo di gallina. Ai fioretti nelle tiepide sere di maggio quando noi bambini smettavamo di giocare e tutti accaldati ci sistemavamo nei primi banchi. Tu in processione. E' sempre stato di conforto per me, saperti presente.

2...le filastrocche preferite tra quelle che mi hai cantato innumerevoli volte.
Astro, bell'astro
Dov'è il tuo splendor?
Son qui che lo vò cercando 
E non lo so trovare.
Son qui che lo vò cercando 
E non lo so trovare.
E gira per i monti 
Vedrai lo troverai,
E gira per i mari
Vedrai lo troverai.

Nel bosco c'è un ometto gentile e bel
Di porpora il farsetto ed il mantel.
Chi sa dir chi sia l'ometto 
Che nel bosco sta soletto
Con quel suo mantelletto color caffè.
Sta ritto quel ometto su un solo piè
Di porpora il farsetto ed il mantel.
Chi sa dir chi sia l'ometto
Che nel bosco sta soletto
Con quel suo mantelletto color caffè.

1...come quel unico ieri che vorrei far rivivere. Oggi, domani e sempre.

Buon 2016


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